Con il termine musica popolare si intende la musica scritta con il linguaggio del popolo e pensata per il popolo, includendo comunemente, ma impropriamente, all'interno di questa dicitura anche la musica folclorica, ossia quella musica proveniente dal popolo le cui origini si perdono nella notte dei tempi, in particolar modo per quanto riguarda il canto di tradizione orale. Spesso la musica popolare trae ispirazione dalla musica folclorica assumendone stilemi e linguaggi. Si usa spesso anche il termine proveniente dall'inglese musica folk, o semplicemente folk. Korobeiniki, nota anche come Korobushka, è una canzone popolare russa. Nasce nel 1861, quando il poeta Nikolaj Nekrasov pubblica l'omonima lirica nella rivista letteraria Sovremennik. Ne viene tratto un brano musicale dal tipico tempo variato che, nella tradizione russa, alterna accelerazioni e rallentamenti. Per il suo carattere ballabile e trascinante, nel Novecento Korobeiniki viene sfruttata e resa celebre in tutto il mondo, principalmente dal cinema. La massima popolarità si deve però al videogioco Tetris, del russo Aleksej Pažitnov. Korobeiniki era infatti uno dei temi (Music A) che accompagnavano la discesa dei tetramini nella console Game Boy. Si trattava dell'immancabile "pezzo caratteristico" che nelle varie versioni del gioco era rappresentato da un brano russo: di volta in volta Kalinka, la Danza della fata confetto, Korobuška. Ой полным полна моя коробушка есть и ситец и парча. Пожалей, душа-зазнобушка, молодецкого плеча. Выйду, выйду в рожь высокую, там до ночки погожу. Как завижу черноокую все товары разложу. Цены сам платил немалые, не торгуйся, не скупись, подставляй-ка губки алые, ближе к молодцу садись. Вот уж пала ночь туманная, ждёт удалый молодец. Чу, идёт!, пришла желанная, продаёт товар купец. Катя бережно торгуется, всё боится передать. Парень с девицей целуется, просит цены набавлять. Знает только ночь глубокая, как поладили они. Распрямись ты, рожь высокая, тайну свято сохрани. Oj polnym polna moja korobuška est' i sitec i parča. Požalej, duša-zaznobuška, molodeckogo pleča. Vyjdu, vyjdu v rož' vysokuju, tam do nočki pogožu. Kak zavižu černookuju vse tovary razložu. Ceny sam platil nemalyje, ne torgujsja, ne skupis', podstavljaj-ka gubki alyje, bliže k molodcu sadis'. Vot už pala noč' tumannaja, ždët udalyj molodec. Ču, idët!, prišla želannaja, prodaët tovar kupec. Katja berežno torguetsja, vsë boitsja peredat'. Paren' s devicej celuetsja, prosit ceny nabavljat'. Znaet tol'ko noč' glubokaja, kak poladili oni. Rasprjamis' ty, rož' vysokaja, tajnu svjato sohrani. Oh, la mia cassetta è piena piena di chintz e broccati. Abbi compassione, dolcezza, delle mie spalle valenti. Uscirò, uscirò fra l'alta segale, e lì aspetterò fino a notte. Appena scorgerò la ragazza dagli occhi neri le esporrò tutti i miei beni. Ho pagato anche prezzi non modici, non essere avara, non mercanteggiare, posa qui le tue labbra vermiglie, siedi più vicino al tuo amato. Qui è già scesa una notte nebbiosa, un giovane audace aspetta. Ascolta, arriva!, viene l'amata, il mercante sta vendendo i suoi beni. Katja cotratta con cautela, timorosa di pagare troppo. Il ragazzo bacia la ragazza chiedendole di alzare il prezzo. Sa soltanto la notte profonda in che modo si sono accordati. Risollevati, alta segale, e mantieni sacro il segreto. La Balalaika è uno strumento musicale di origini russa che consiste di tre corde. Si tratta di un particolare tipo di liuto con cassa a forma triangolare con diverse dimensioni. I tipi di balalaika sono 5, a seconda di come sono accordate le relative corde: 1. mi-mi-la 2. la-la-re 3. mi-mi-la (Alto) 4. mi-la-re (Basso) 5. mi-la-re (Contrabbasso) Gli intervalli tra le corde dei diversi tipi di balalaika sono comunque costanti: due corde all’unisono e una alla quarta superiore. La cucina russa rispecchia e riunisce le vecchie tradizioni dell'epoca degli zar, le pietanze dei banchetti nelle case nobili di allora e i piatti poveri, più semplici, ma non meno saporiti. Nei tempi di Ivano il Terribile il menu delle cene reali includeva fino a 500 piatti diversi. Nello stesso tempo il re di Francia poteva vantarsi solo di una cinquantina di piatti proposti da i cuochi di corte. Le zuppe dominano da sempre la gastronomia Russa. Bortsch (zuppa di barbabietole e carne): la zuppa russa più famosa, è composta da carne di manzo cotta con cipolla, carote, rape, viene poi aggiunta barbabietola, cavolo bianco, prezzemolo, aneto,aceto e zucchero. È un piatto di provenienza ucraina. Blinis: una specie di crepes, ma più spesse, consumate con contorni dolci o salati. Classicamente vengono consumati con panna acida o con il caviale. La matrioska è un oggetto d’arte e di cultura che affonda le sue radici nella storia antica. Le origini del «souvenir» più famoso del mondo risalgono al periodo tra il XIX e il XX secolo, quando Savva Mamontov la ideò. Si diche che Mamontov, collezionista, importava giocattoli provenienti da tutto il mondo per venderli nel suo negozio per bambini. Nell’isola giapponese Honsu, Mamontov trovò un oggetto di legno, raffigurante il buddista Fukurokuju, che conteneva quattro statuine. Gli isolani sostenevano che fu un monaco russo a costruire la prima figura di questo tipo: pare, quindi, che sia stato questo fatto a ispirare la costruzione delle matrioske. La prima, vera matrioska si dice sia stata costruita dal mastro russo Vassiliy Zvezdochkin e decorata da Maliutin, un illustratore di libri per l’infanzia. Quest’ultimo la dipinse con gli abiti tradizionali locali femminili. La chiamò «Matrena», nome che ricorda il latino «mater», «madre». Quindi possiamo pensare che la matrioska sia una raffigurazione della madre e delle sue caratteristiche, specialmente fertilità e generosità. Otto parti componevano la prima matrioska, e rappresentavano le fasi della vita umana, da una madre (la figura più grande), a una ragazza, poi un ragazzo, una bambina…fino ad arrivare all’ultima, la più piccola, raffigurante un neonato. Без кота мышам раздолье. Translitterazione: Bez kota myšam razdol'e. Traduzione: Senza un gatto i topi non hanno limitazioni. Equivalente italiano: Quando il gatto non c'è i topi ballano.